È la modalità "ordinaria" per gli accertamenti esecutivi affidati a un soggetto esterno (come AdeR) quando il credito non è ancora definitivo o non vi è pericolo nella riscossione.
Effetto: La procedura di riscossione forzata rimane sospesa per 180 giorni dalla data di affidamento del carico.
Comunicazione: AdeR invia comunque al contribuente l'"Avviso di presa in carico" (raccomandata semplice o PEC) per informarlo del debito, ma non agisce esecutivamente per 6 mesi.
Quando usarlo: Si usa per l'accertamento esecutivo la cui riscossione è affidata a un soggetto diverso da quello che ha emesso l'atto, se non ricorrono le condizioni di definitività (codice 3) o fondato pericolo (codice 4).
Questa modalità elimina il periodo di attesa ("franchigia") di 6 mesi, permettendo l'avvio rapido delle procedure, ma mantiene la cortesia istituzionale dell'informativa al contribuente.
Effetto: Nessuna sospensione legale dei termini. AdeR può procedere subito dopo aver informato il debitore.
Comunicazione: Viene stampato e inviato l'"Avviso di presa in carico".
Quando usarlo: Va utilizzato obbligatoriamente in due casi specifici previsti dalla legge (art. 1 comma 792 lett. c):
Accertamento definitivo: quando l'atto è divenuto inoppugnabile (es. termini scaduti) o confermato da sentenza passata in giudicato.
Decadenza dalla rateazione: quando si recuperano somme per le quali il debitore è decaduto dal beneficio del termine.
È la modalità d'urgenza assoluta, utilizzata per evitare che il debitore disperda il proprio patrimonio.
Effetto: Nessuna sospensione dei termini.
Comunicazione: NON viene stampato né inviato l' "Avviso di presa in carico". L'azione esecutiva o cautelare può partire immediatamente a sorpresa.
Quando usarlo: Si utilizza esclusivamente in presenza di fondato pericolo per la riscossione (art. 1 comma 792 lett. d)
Tracciato Accertamento Esecutivo Ente AER-AEE600_v1.2